Cos'è anfitrione plauto?

Anfitrione Plauto

L'Anfitrione è una commedia di Tito Maccio Plauto, databile intorno al 186 a.C. circa. È una delle sue opere più celebri e si distingue per il suo genere ibrido, che mescola elementi della tragedia e della commedia. Questo aspetto è sottolineato dallo stesso Plauto nel prologo, dove dichiara di voler creare una "tragicommedia".

La trama ruota attorno alla beffa di Giove, che assume le sembianze del generale tebano Anfitrione per sedurre sua moglie Alcmena. Mercurio, travestito da Sosia, servo di Anfitrione, impedisce al vero Sosia di entrare in casa, creando una serie di equivoci e doppi identità che sono alla base della comicità.

Personaggi principali:

  • Giove (Alcmene'nin%20Gözünde%20Amphitryon): Il re degli dei, che si traveste da Anfitrione per sedurre Alcmena.
  • Alcmena: La moglie di Anfitrione, nota per la sua bellezza e virtù.
  • Anfitrione: Il generale tebano, marito di Alcmena, ingannato da Giove.
  • Mercurio (Sosia%20Kılığında): Il messaggero degli dei, che si traveste da Sosia per aiutare Giove.
  • Sosia: Lo schiavo di Anfitrione, derubato della sua identità da Mercurio.

Temi principali:

  • Doppio e identità (Kimlik%20ve%20İkiz): La confusione di identità causata dal travestimento degli dei è centrale nell'opera.
  • Amore e matrimonio (Aşk%20ve%20Evlilik): Il tradimento divino mette in discussione i valori del matrimonio e della fedeltà.
  • Potere e autorità (Güç%20ve%20Otorite): Giove abusa del suo potere divino per soddisfare i suoi desideri.
  • Comicità e parodia (Komedi%20ve%20Parodi): Plauto utilizza situazioni comiche e linguaggio parodico per intrattenere il pubblico.

L'Anfitrione ha avuto una grande influenza sulla letteratura successiva, ispirando numerose opere teatrali e musicali, tra cui il "Amphitryon" di Molière e Kleist. La sua capacità di combinare elementi seri e comici la rende un'opera ancora attuale e apprezzata.